Gli organismi professionali dello champagne

Published on Aprile 1, 2013 by admin

Filed under Gli organismi professionali

Last modified Agosto 9, 2013

Print this page

rate 1 star rate 2 star rate 3 star rate 4 star rate 5 star
Your rating: none, Average: 0 (0 votes)

This article have been viewed 2575 times

Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne (C. I . V. C.)

Rue Henri Martin 5

51204 Épernay

Dalle ceneri della Commission de Châlons, creata nel 1935 per stabilire i prezzi obbligatori delle uve, in seguito chiamata Bureau National de Répartition du Vin de Champagne nasce, con una legge specifica del 12 aprile 1941, in piena occupazione nazista, sotto l’impulso di Robert Jean de Voguë, amministratore della Moët & Chandon e rappresentante della categoria Maison de Négoce (N.M. – Casa commerciale) e Maurice Doyard in rappresentanza dei Vignerons (viticoltori), il Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne. Il CIVC ha il fine di armonizzare gli interessi di tutti coloro che si occupano dello Champagne, dai vignaioli ai negozianti della zona delimitata di Champagne, gestendo – nell’interesse di tutti – gli aspetti economici, organizzativi, tecnici e sociali. Alcune ordinanze, del 1946 e del 1986, hanno strutturato il Comitato, che presenta oggi la forma piramidale classica di una istituzione bipolare, riconosciuta e tutelata dallo Stato francese retta da un Commissario governativo nominato dal ministro dell’Agricoltura che rappresenta i poteri pubblici. È dunque più di una semplice associazione o di un sindacato: non è però in alcun modo un cosiddetto “servizio dello Stato”. Il CIVC si colloca a mezza strada fra il settore privato e quello pubblico: può essere pertanto definito “semi­pubblico”. Alla pari del Commissario del Governo, le Commissarie du Gouvernement, ci sono il Presidente della categoria Maison de Négoce il Presidente dei Vignerons. Tutti e tre sono “pares”, uguali, non esiste cioè un presidente e ciascun voto ha uguale valore. Al di sotto dei due Presidenti c’è la Commissione Consultiva, la Commission Consultative, costituita da sei Négociants e da sei Vignerons. I sei membri rappresentanti la categoria dei Négociants provengono dall’Unione sindacale del Commercio (Consiglio dei Commercianti), l’Union des Syndicats du Commerce (Conseil des Négociants), dal Sindacato delle Grandi Marche di Champagne, le Syndicat de Grandes Marques de Champagne e dal Sindacato dei Negozianti il Vino della Champagne, le Syndicat des Négociants en Vin de Champagne. I membri rappresentanti la categoria dei Vignerons provengono dal Consiglio d’Amministrazione del Sindacato Generale dei Viticoltori, il Conseil d’Administration du Syndicat Général des Vignerons e dal Sindacato Generale dei Viticoltori della Champagne, il Syndicat Général des Vignerons de la Champagne délimité. La Commissione Consultiva, la Commission Consultative, presiede undici diversi organismi, ognuno dei quali, con compiti specifici ben definiti. La prima struttura è la Commissione Tecnica Vinicole e Enologica, la Commission Technique Viticole et Oenologique. La seconda è la Commissione delle colture, la Commission des Plantation. La terza è la Commissione Generale di Studio sui Vigneti, la Commission d’Étude Générale sur le Vignoble. La quarta è la Commissione per la Formazione Professionale, la Commission de Formation Professionnelle. La quinta è la Commissione di Equipaggiamento dei Vigneti, la Commission d’Equipement du Vignoble. La sesta è la Commissione della Vendemmia, la Commission des Vendanges. La settima è la Commissione di Uniformazione delle Attrezzature, la Commission de Normalisation d’Outillage. L’ottava è la Commissione sul Controllo della Qualità, la Commission de Contrôle de la Qualité. La nona è la Commissione di Informazione e Accoglienza, la Commission d’Information & d’Accueil. La decima è la Commissione Sociale delle Cantine, la Commission Sociale des Caves e l’undicesima è la Commissione Sociale delle Vigne, la Commission Sociale des Vignes.

Gli scopi principali di questo Ente (che è riuscito a porre sullo stesso piano, con un particolare meccanismo interno, tutti gli aderenti, siano essi piccoli o grandi) sono quelli di mantenere, garantire e migliorare la qualità dello Champagne, diffonderne la conoscenza e l’immagine in tutto il mondo, attraverso le proprie strutture. I servizi tecnici si occupano essenzialmente di ricerca/sperimentazione e di sviluppo/consulenza che diffondono con azioni di informazione e di formazione. Inoltre definiscono le rese per ettaro, il grado dei mosti, effettuano controlli e degustazioni del prodotto finito. Le attività d’informazione sono svolte da professionisti, mentre esperti legali si occupano della protezione della denominazione Champagne in Francia e nei principali paesi del mondo. Il CIVC sostiene i programmi dei singoli comuni per lottare contro l’erosione del suolo e per consentire la costante manutenzione dei vigneti e contribuisce concretamente, o col proprio personale tecnico, all’insegnamento ed alla formazione professionale. Inoltre, si occupa della difesa della Denominazione in stretta collaborazione con l’INAO, Institut National des Appellations d’Origine. L’importanza del Comitato, per l’economia della regione e per l’intera economia francese, si concretizza anche con il suo intervento regolatore e di controllo sul mercato delle uve: anche dopo la recente liberalizzazione di questo mercato il CIVC autorizza le transazioni e gli approvvigionamenti di uva tra tutti gli acquirenti, in modo da garantire un’equa distribuzione tra i produttori dei differenti crus e della quantità, in funzione del numero di bottiglie spedite da ciascun acquirente l’anno precedente la vendemmia in corso. L’Organizzazione Interprofessionale della Champagne ha l’ambizione d’essere uno strumento di progresso economico. Essa ha cercato di mettere i due “partner”: “Vignerons” e “Négociants”, che potrebbero avere interessi contrastanti, su di un piede di parità. Conduce una politica tesa ad ottenere perseveranza nella qualità, favorendone il miglioramento ed una costante opera di mediazione tra tutte le parti in causa. II passato e le molte vicende trascorse hanno dimostrato che l’equilibrio fra produzione e trasformazione non si poteva stabilire spontaneamente e senza scosse: deve essere favorito da un minimo di disciplina comune coscientemente accettata. È per questo motivo che il CIVC si appoggia a Sindacati forti e pieni di vitalità. Il loro sostegno, in ogni occasione, garantisce all’organizzazione autorità ed efficacia. Il CIVC si avvale dell’alleanza di queste due grandi attività complementari per trascendere, sotto il segno del realismo e della buona volontà, ogni divergenza dovuta a particolari, momentanei conflitti di interesse. Al di là delle ambizioni economiche, si tratta in sostanza di realizzare un maggior benessere, nella costante ricerca di un supplemento di sicurezza e di prosperità per tutti coloro che vivono dello Champagne. Essendo dotato di ampi poteri giuridici che gli consentono di svolgere tutte le missioni prefissate, il CIVC è autorizzato a riscuotere due contributi specifici: una quota annuale, proporzionale al valore dell’uva conferita, a carico delle due categorie, e una quota per ogni bottiglia spedita ai clienti in Francia o all’estero. Il budget generale supera attualmente i 20 milioni di euro.

Union des Maisons de Champagne (U. M. C.)

Rue Marie Stuart 1

51081 Reims

Nel settembre 1882, dall’iniziativa della Maison Heidsieck & Cie di Reims, della Maison G. H. Mumm & Cie di Reims e da Frédéric Giesler fondatore della piccola ma famosa Maison Giesler & Cie di Avize, nasce il Syndicat des Maisons de Champagne che, dopo pochi mesi raggruppa subito 22 Maison delle 60 esistenti in quel periodo. Nel 1884 viene legalmente riconosciuto e ribattezzato in Syndicat du Commerce des Vins de Champagne. L’obbiettivo della generata associazione è la lotta contro le contraffazioni e le usurpazioni della denominazione Champagne. Nel 1994 il Syndicat confluisce nella Union des Maisons de Champagne (U. M. C.). Questa Associazione raggruppa le più piccole Maison familiari, le grandi Maison nazionali o appartenenti a gruppi internazionali, le Maison proprietarie di importanti vigneti o le Maison che acquistano le uve dai vignerons, i marchi nazionali francesi e quelli internazionali. Tutte esprimono le proprie idee e portano il loro contributo nell’interesse generale dello Champagne. Attualmente l’U. M. C. riunisce  poco più di un centinaio di Maison che assegnano oltre il 66% delle vendite totali dello Champagne destinandone il 90% all’esportazione in 160 Paesi, praticamente più del 30% del valore globale delle esportazioni di vino francese. Il valore delle loro vendite rappresenta il 75% della cifra totale realizzata dall’insieme di tutti gli operatori della Champagne.

Association Viticole Champenoise (A. V. C.)

Rue Henri Martin 5

51204 Épernay

Fondata nel 1898 da alcune Maison  allo scopo di organizzare collettivamente il contrastare della fillossera, oggi raggruppa  diverse Maison di Champagne, alcune Cooperative e parecchi Viticoltori. Viene gestita da un consiglio d’amministrazione composto da 12 membri provenienti, in parti uguali, dai Vignerons e dalle Maison de Négoce.  Gli scopi dell’A. V. C. sono lo sviluppo tecnologico e la  sua diffusione nel rispetto della qualità per questo si avvale di 260 corrispondenti sparsi sull’intero territorio champenois e sull’apporto di un’equipe dei Sevizi Tecnici del Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne.

Fédération des Coopératives Viticoles de la Champagne (F. C. V. C.)

Avenue Jean Jaurès 44

51204 Épernay

Fondata agli inizi del ‘900 ha avuto un notevole impulso dopo il secondo conflitto mondiale. Attualmente raggruppa 135 Cooperative che si occupano 12.500 ettari di vigneto che rappresentano il 40% della superficie A.O.C. Champagne. Sono oltre 13.000 gli iscritti alle Cooperative consociate.

Syndicat Général des Vignerons de la Champagne (S. G. V.)

Rue de la Résistance 69

10110 Bar sur Seine

Avenue Jean Jaurès 44

51204 Épernay

Fondata nel 1904 oggi rappresenta il 99% dei viticoltori champenois sparsi su 320 comuni della Champagne. I suoi aderenti sono oltre 19000, divisi tra 15000 viticoltori e 4000 proprietari terrieri. Da alcuni anni promuove, presso il grande pubblico nazionale ed internazionale, l’insegna dello Champagne dei viticoltori, le Champagne des Vignerons, come lo Champagne da valorizzare.

Fédération des Vignerons Indépendant de la Champagne

Fédération Départementale

Avenue Jean Jaurès 44

51204 Épernay

È la federazione regionale che raggruppa tutti i vignerons indipendenti della Champagne ed è confederata alla Federazione Nazionale dei Viticoltori francesi, la Fédération des Vignerons Indépendant de France che conta oltre 10.000 iscritti su tutto il territorio nazionale francese. Lo spirito degli associati è quello di custodire il proprio lavoro, di garantire la genuinità dei propri vini e la ricerca peculiare della loro produzione.

Syndicat Professionnel des Courtiers en Vins de Champagne (S. P. C. V. C.)

Sede Sociale : Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne

Rue Henri Martin 5

51204 Épernay

Il mediatore, le courtier, rappresenta in Champagne una figura professionale estremamente richiesta. Egli rende sicuro i collegamenti tra i viticoltori e le Maison che acquistano le uve o i vini fermi, prodotti questi necessari alle proprie elaborazioni. Sono circa 40 i professionisti aderenti all’Associazione che devono attenersi ad un regolamento preciso e circostanziato (carte de courtier de Champagne) e vengono autorizzati dalla Prefettura e dal C. I . V. C.

Ordre des Coteaux de Champagne

Rue Talleyrand 39

51100 Reims

Si trovano tracce di questo blasonato Ordine nella seconda metà del XXVII secolo, come aristocratica confraternita gastronomica presieduta da Louis XIV. Questa congregazione, composta esclusivamente da nobili, amava i vini champenois provenienti da Ay, Avenay e Hautvillers, tre celebri colline, coteaux, produttrici di ottimi vini, da qui la prima denominazione di Ordre des Coteaux. Nel 1956 sotto l’impulso di François Taittinger, del conte Bernard de Nonancourt e di Jacques Mercier, l’Ordre des Coteaux diventa importante strumento per la valorizzazione di tutte le professioni champenois. Nel 1992 diventa patrimonio del programma di comunicazione e marketing del C. I . V. C.  cambiando la dizione definitiva di Ordre des Coteaux de Champagne. Oggi l’Ordine raggruppa oltre 4000 membri provenienti da tutto il mondo. Tre nuovi componenti, una volta l’anno, vengono scelti da una commissione, per importanti meriti acquisiti a favore della divulgazione del prodotto Champagne.

 

Lascia un commento o suggerisci una modifica